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Riccardo De Gennaro
I giorni della lumaca
Collana «Scrittori»
anno 2002 - pp.160 - ISBN 9788877133694 - Eu 14.80 - CHF 22.00
ECA 1240
Tutto va a rotoli nella vita di Attilio Pederzini, tra fughe e immobilità, desiderio e follia omicida. Ma sul muro della veranda c'è una lumaca, una presenza amica e quasi sacra. E allora qualcosa si potrà salvare.
Con una lingua limpida e spesso ironica, Riccardo De Gennaro ha scritto un romanzo in cui il dramma esistenziale sconfina nel poliziesco.
Una moglie sparita, uno stanco impiego in banca, un gatto che va e viene, una veranda in cui passare le serate a riflettere sui propri fallimenti, un fucile appena acquistato, un'infanzia che non si dimentica e un medico a cui raccontarla. In un'estate torrida, è questo tutto ciò che resta ad Attilio Pederzini, il cui cervello è abitato da colonie di formiche e la cui quotidianità è disturbata da un continuo odore di naftalina.
Per fortuna c'è una lumaca, ferma sul muro della veranda, che elargisce consigli sull'esistenza come un vecchio saggio buddista. Con essa Attilio stabilirà un'intesa superiore, unico miracoloso appiglio nel suo naufragio esistenziale. Ma è solo la fantasia di una mente malata o, come vorrebbe il protagonista, i malati sono tutti quelli che lo circondano: a cominciare dal presidente della banca in cui lavora, il professor Crapone, e dai suoi colleghi?
In un crescendo di tensione, in un moltiplicarsi di allucinazioni e colpi di scena, conosceremo la verità. Anzi crederemo di conoscerla, per poi scoprirne un'altra, inattesa e non meno inquietante della prima.
Elogio dell'immobilità, I giorni della lumaca è un romanzo sulla verità e sulla colpa, sull'estraneità e sull'indifferenza rispetto a se stessi e rispetto agli altri. Il suo protagonista "anarchico e scontroso" è un eroe assurdo come Meursault, lo "straniero" di Camus che cerca un proprio ruolo nel mondo attraverso una logica "negativa" ma inattaccabile.