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Maurizio Salabelle
Il maestro Atomi
Collana «Scrittori»
anno 2004 - pp.236 - ISBN 9788877134394 - Eu 16.00 - CHF 26.00
ECA 1273
"Delicato, sottile, appartato, complesso, non ha visto il suo nome in cima alle classifiche (scriveva troppo bene) né sui grandi giornali occupati a recensire il passato (per il presente c’è sempre tempo, il futuro poi può attendere). È morto in fretta, purtroppo. Vale la pena di dedicargli del tempo, lui saprà sdebitarsi".
Marco Ciriello, «Il Mattino di Napoli»
"Uno dei libri più divertenti degli ultimi anni".
Andrea Giardina, «La Provincia di Como»
"L'effetto è uno stupore, il medesimo che ci coglie leggendo Walzer e Perec, Bernhard e Mastronardi".
Marco Belpoliti, «L'Espresso»
"Un grande libro di invenzione".
Fulvio Panzeri, «L'Avvenire»
"Una richiesta d'aiuto seppellita dalle risate e dalla fantasia surreale".
Sergio Pent, «Tuttolibri»
"Maurizio Salabelle aveva il dono di saper maneggiare con grazia maniacale una scrittura che mantiene i difficili ritmi e le trovate furbesche e impure dell'oralità".
Graziella Pulce, «Alias»
"Alla scuola è dedicato il suo libro che più amo, forse il più bello su questo argomento uscito nell'ultimo decennio: "Il maestro Atomi". Ogni volta che lo rileggo rido fino alle lacrime, e insieme provo come un senso di soffocamento, un dolore intenso, quasi infantile".
Marco Belpoliti, «Tuttolibri»
"Anche se questo è un libro pazzoide, è tuttavia un libro di verità; su quell'età spersa e puzzolente che è la tarda infanzia. Età non fantastica, né molto pulita o idilliaca, ma traspirante rancido, sostanze sebacee, ormonali, e sentori di gomma. In questa magnifica aria chiusa il bambino scolastico si aggrega con altri estranei detti compagni, dotati di cognome e nome; e con altri estranei preposti, che qui sono il maestro Gennaro Atomi, il suo supplente, quegli esseri di rinforzo che sono i bidelli; e poi i genitori, ossia quei due esseri umani che godono di tale titolo in via provvisoria, e hanno l'inconfondibile e insalubre odore di vita famigliare domestica, di cibi soffritti o lavati col detersivo, di stanchi pomeriggi domenicali tra la cucina e il tinello. E le femmine? Le femmine, le compagne di scuola hanno esse stesse quel vago e inconfessabile evaporar di menarca attraverso le prime ermetiche calze di nylon o collant. Tutto il contrario del mondo sgargiante e disinfettato delle pubblicità di elettrodomestici, di cucine componibili, di accessori intimi, deodoranti, bibite, merendine sigillate, eccetera eccetera. Qui il mondo invece è in pegamoide, sempre usurato e un po' stracciato, e il protagonista vi si aggira come in una sua primavera stabilmente inquinata. Il libro è poetico, nel senso che Maurizio Salabelle fa sorgere questo odore d'infanzia, e io ci riconosco la mia indelebile, puzzolente infanzia".
Ermanno Cavazzoni.